⬅︎ In copertina un ibrido intersezionale tra due specie del subg. Dactylorhiza, D. incarnata (sez. Incarnatae) e D. sambucina (sez. Sambucinae): Dactylorhiza ×guillaumeae C. Bernard 1983. Foto di Gianni Bonini, Provincia di Reggio Emilia Giugno 2021.
Areale euroasiatico (☞ Mappa distribuzione gen. Dactylorhiza).
La suddivisione tassonomica di Dactylorhiza è stata sempre piuttosto compicata, ma importanti contributi alla sua chiarificazione sono intervenuti nel primo ventennio del XXI secolo, grazie ai nuovi studi genetico-evolutivi culminati in Brandrud et al. (2020) e Bateman (2021), che hanno confermato in gran parte la sistemazione elaborata da Eccarius (2016: per un'utile panoramica sulle principali novità introdotte tra il 1997 e il 2016 ☞ Oddone et al. 2016). È stato infatti dimostrato il largo ricorso alla speciazione allopoliploide e all'evoluzione reticolare estensiva all'interno di Dactylorhiza, soprattutto per la frequente ibridazione tra i due principali raggruppamenti "parentali s.l.", il clade Fuchsii-Maculata e il clade Incarnata-Euxina. Tra queste entità, quelle prodotte da D. fuchsii (madre) × D. incarnata sono diversi taxa allopoliploidi dell'Europa centro-nordoccidentale, tra cui D. majalis e D. traunsteineri. Altre entità invece sudeuropee (esattamente submediterranee centro-orientali e ponto-caucasiche) sono prodotte da D. saccifera (madre) × D. incarnata. Si tratta comunque di aggregati molto complicati dal punto di vista tassonomico: l’enorme variabilità individuale e la facilità di ibridazione anche intergenerica conducono spesso a popolazioni miste in cui gli esemplari con caratteri intermedi sono in maggioranza, rendendo così assai difficile e aleatoria la determinazione. La grande varietà di colori e di forme delle diverse entità finisce per attirare svariati insetti che ne garantiscono l’impollinazione, pur non essendo piante nettarifere, ma che ricorrono con successo all'inganno alimentare (imitazione di fiori di altre specie che producono nettare).
Seguendo grosso modo la suddivisione in sezioni di Eccarius (con le osservazioni di Bateman), i taxa presenti in Italia appartengono alle sezioni Angustifoliae, Incarnatae, Maculatae (inclusa Fuchsiae), Majales (inclusa Elatae) e Sambucinae.
Bibliografia citata: > BATEMAN R.M., 2021: Challenges of applying monophyly in the phylogenetic shallows: taxonomic reappraisal of the Dactylorhiza maculata group. – Kew Bull. 76: 675-704. DOI 10.1007/S12225-021-09971-2 (Creative Commons Attribution 4.0 International License) > BRANDRUD M.K., BAAR J., LORENZO M.T., ATHANASIADIS A., BATEMAN R.M., CHASE M.W., HEDRÉN M. & PAUN O., 2020: Phylogenomic Relationships of Diploids and the Origins of the Allotetraploids in Dactylorhiza (Orchidaceae). – Syst. Biol. 69 (1): 91-109. DOI:10.1093/sysbio/syz035 (Open Access Creative Commons Attribution Non-Commercial License) > ECCARIUS W., 2016: Die Orchideengattung Dactylorhiza. Selbstverlag, Eisenach (D). > ODDONE L., ANDREOLI M.V. & CASABIANCA A., 2016: New genera subdivisions and taxonomic revisions of intergeneric hybrids in genera Dactylorhiza, Gymnadenia, Pseudorchis and in nothogenera ×Pseudorhiza,×Pseudadenia and ×Dactylodenia (Orchidaceae). – GIROS Orchidee Spontanee d'Europa 59 (2): 347-377.