Apparato radicale composto da 2 rizotuberi palmati; pianta piuttosto robusta ma non molto alta (in condizioni favorevoli raramente supera i 25-30 cm di altezza); scapo verde, eretto, in alto angoloso-scanalato; foglie verdi non maculate, 2-3 alla base, ovato-ellittiche e ottuse (2-10 × 1-5 cm), altre lungo lo scapo, lanceolate, acute e in parte guainanti; brattee lanceolate e acute, le inferiori più lunghe dei fiori. Infiorescenza sublassa, cilindrica, alta fino a 10 cm, con 5-25 fiori piccoli, da verdi a giallastri fino a bruno-rossastri. Sepali ovato-lanceolati (3,5-6,5 × 2-3 mm), a volte con bordo porporino, i laterali asimmetrici, conniventi in avanti con i petali lineari, appena più piccoli, a formare un caschetto ottuso di solito semiaperto. Labello piano a forma di lingua, pendulo o leggermente rivolto all’indietro (5-10 × 2-3 mm), incavato alla base con 2 fossette nettarifere, trifido all’estremità per un piccolo lobo mediano dentiforme nettamente più corto dei lobi laterali triangolari e acuti; sperone nettarifero molto corto, subgloboso (lungo quanto largo, 2-3 mm). Ginostemio corto, pollinii divergenti in basso, borsicola rudimentale; ovario sessile, capsule erette. Numero cromosomico: 2n = 40.
Protologo di Linneo 1753 (Satyrium viride):

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