Alcuni autori non distinguono questa entità da Dactylorhiza lapponica, considerando le differenze morfologiche limitate in pratica alle minori dimensioni delle varie parti delle piante. Tuttavia dal punto di vista biogeografico l'areale del tutto disgiunto e lontano delle due entità giustifica per rhaetica almeno il rango sottospecifico per quella alpina, o meglio quello specifico, per maggior chiarezza anche rispetto ad altri taxa simili simpatrici (vedi sotto). Diversa sembra invece l'origine di ☞Dactylorhiza angustata delle Alpi francesi, segnalata anche oltre il confine italiano.
In Italia si notano differenze anche tra le popolazioni delle Alpi orientali e quelle dei pochi siti piemontesi: per le prime le attribuzioni passate a D. traunsteineri sono state più recentemente riconosciute a D. (lapponica subsp.) rhaetica, invece gli esemplari delle Alpi piemontesi (Isaja & Dotti 2021: 96) sembrano più vicini a D. angustata.
Inoltre, i caratteri morfologici sembrano cambiare in base alla disponibilità d'acqua, anche nelle stesse popolazioni. Così, in caso di suoli più permeabili o di stagioni siccitose, le foglie sono più corte e fortemente maculate, i colori più intensi, i fiori più piccoli; nei terreni acquitrinosi e torbosi le dimensioni di foglie e fiori aumentano, le macule si fanno slavate, i colori tenui. Questa variabilità complica ulteriormente le differenze - di per sé già molto sfumate - con D. majalis s.l. e D. traunsteineri, per non parlare della facilità di ibridazione fra tutte queste entità quando vengono in contatto tra loro, e di ognuna di loro con D. maculata s.l. e D. incarnata s.l.; in particolare gli ibridi con quest'ultima sembrano soppiantare progressivamente le specie parentali. D. rhaetica potrebbe essere derivata proprio dalla relativa stabilizzazione di queste popolazioni ibridogene (☞ Osservazioni Dactylorhiza traunsteineri).
Bibliografia citata:
> ISAJA A. & DOTTI L., 2021: Orchidee del Piemonte. 2° ed., Ed. Boreali, Camino (AL).