Piante in genere solitarie (a volte in cespi di 2-3), alte fino a 30 cm, con scapo esile e sinuoso (a volte robusto e diritto), in basso violaceo con peluria rada, in alto verde chiaro e con peluria fitta; 3-5 foglie piccole, di color verde chiaro con base biancastra e bordi con dentellatura ialina molto sviluppata, che si estende anche sulle costolature; foglie inferiori orbicolari a base lungamente guainante, le intermedie ovato-lanceolate (2-7 × 1,4-3 cm), acute, verdi, orizzontali o dirette obliquamente verso l’alto; le 2 brattee inferiori grandi, allungate e rivolte in basso, brattee superiori con caratteristica incavatura a cucchiaio e parte apicale arcuata verso l’alto. Infiorescenza più o meno lassa, unilaterale, portante fino a 25 fiori di taglia medio-piccola, da suborizzontali a leggermente penduli, campanulati, di rado ben aperti (in quota spesso più aperti), autogami, a volte cleistogami. Tepali ovati, acuti, carenati, verde-giallastri, i sepali circa 8 × 3,5 mm, i petali circa 6 × 3,5 mm, talvolta lievemente sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo molto larga; ipochilo cupoliforme (4,2 × 4,2 mm), poco nettarifero, spesso a bordo lievemente svasato, verde-giallino all’esterno, bruno-rossastro all’interno; epichilo cordato (3,9 × 3,9 mm), spesso concavo, verde-giallastro con lievi callosità rosate e parte apicale acuta non ribattuta (in quota le sfumature rosee del labello sono più intense); clinandrio poco sviluppato, staminodi molto sviluppati, antera peduncolata lunga e stretta, pollinii pulverulenti, stigma trapezoidale, rostello e viscidio solitamente assenti; ovario leggermente pubescente, con pedicello verde chiaro.
Protologo di Luciano Bongiorni, Riccardo De Vivo e Silvana Fori 2007:


