Pianta spesso cespitosa, alta fino a 60 cm, con scapo eretto, spesso flessuoso, glabro e rosa-violaceo in basso, verde chiaro e con fitta peluria verso la sommità; 4-7 foglie da lanceolate a ovate, la prima in basso piccola ed ellitica, le mediane 11-12,5 × 4,5-5,5 cm, orizzontali o obliquamente ascendenti, alterne, distiche o blandamente spiralate, a margini leggermente ondulati, verdi chiare e biancastre o roseo-violacee alla base, in basso lungamente guainanti, le superiori lunghe fino a superare talora l’infiorescenza; brattee inferiori molto lunghe (4,5-8,2 × 0,8-1,6 cm), variamente orientate. Infiorescenza densa, a volte più lassa, (sub)unilaterale, con 20-45 fiori grandi, essenzialmente autogami, penduli, di solito poco aperti o anche cleistogami. Tepali ovato-lanceolati, acuti, i sepali verdi-giallognoli (11-12 × 4-5 mm), i petali verdi-biancastri (9-11 × 3,5-4 mm) a volte sfumati di rosa. Labello con giunzione ipo-epichilo piuttosto stretta; ipochilo emisferico, rossastro all’interno, nettarifero; epichilo triangolare allungato (5-5,5 × 4,5-5 mm), da roseo intenso a porporino-violaceo, con apice appuntito di solito leggermente arcuato all’indietro e callosità mediamente pronunciate; colonna grigio-biancastra; antera sessile o lievemente peduncolata; clinandrio sviluppato; viscidio presente ma efficace soltanto per brevissimo tempo a inizio antesi; pollinii friabili presto disgregantesi sullo stigma trapezoidale e incavato; ovario scarsamente pubescente, con pedicello lungo 4-7 mm, verde-giallastro.
Protologo di Ennio Agrezzi, Massimino Ovatoli e
Luciano Bongiorni 2007:


