Le differenze morfologiche rispetto a Neotinea tridentata sono talmente labili che la confusione è stata tanta e ancora non è chiaro se quest’ultima sia davvero assente in Sicilia e N. commutata si possa considerare la sua vicariante. L’inquadramento sottospecifico come Neotinea tridentata subsp. commutata (Tod.) R.M. Bateman, Pridgeon & M.W. Chase 1997 è stato quello prevalente, ma dopo ulteriori indagini nel 2003 lo stesso Bateman ha elevato questo taxon a rango specifico. Certamente il corredo cromosomico è diverso, essendo N. tridentata diploide e N. commutata tetraploide, anche se nelle sue popolazioni si trovano casi di numeri cromosomici intermedi e di contenuto genomico diverso, come confermano Pavarese et al. (2013), in base ad analisi molecolari, citogenetiche e morfometriche.
Sembra delinearsi - con qualche incertezza - la storia evolutiva di N. commutata, di probabile origine ibridogena tra le diploidi N. tridentata e N. lactea e poi in grado di stabilizzarsi e diffondersi tramite un processo di speciazione, forse ancora non concluso. Si tratterebbe perciò di un taxon neoendemico, la cui allopoliploidia (pur non sempre stabile) dimostra il suo isolamento riproduttivo dai genitori putativi e quindi la potenziale capacità di sostituire almeno il progenitore diploide N. tridentata nel territorio. Individui con queste caratteristiche sono stati segnalati altrove nell’areale di N. tridentata, specialmente nella parte orientale centrata sulla Grecia, sul cui significato al momento è impossibile fare ipotesi.
Bibliografia citata:
> PAVARESE G., TRANCHIDA-LOMBARDO V., GALESI R., D'EMERICO S., CASOTTI R., CRISTAUDO A. & COZZOLINO S., 2013: When polyploidy and hybridization produce a fuzzy taxon: the complex origin of the insular neoendemic Neotinea commutata (Orchidaceae). – Bot. J. Linn. Soc. 173 (4): 707-720. https://doi.org/10.1111./boj.12093