Ophrys morisii

(Martelli) G. Keller & Soó 1931. Monogr. Iconogr. Orchid. Eur. 2 (2-3): 42.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Ofride di Moris
Etimologia:
Dedicata al botanico sardo Giuseppe Giacinto Moris (1796-1869).
Basionimo:

Ophrys aranifera var. morisii Martelli 1896. Monocot. Sardoae 1: 62-63.

Sinonimi:

Homotypic Names:
Ophrys morisii (Martelli) Cif. & Giacom. 1950 (ison.post.)
Ophrys exaltata subsp. morisii (Martelli) Del Prete 1984
Ophrys argolica subsp. morisii (Martelli) Kreutz 2004
Ophrys crabronifera subsp. morisii (Martelli) H. Baumann & R. Lorenz 2005

Descrizione

Caratteri essenziali distintivi da Ophrys crabronifera:
pianta di taglia minore (fino a 40 cm), con 4-10 fiori grandi. Tepali piuttosto simili, soprattutto per i colori, in genere appena più brevi (i sepali 10,5-15 × 5,5-8,5 mm, i petali 5,5-10 × 2-4,5 mm, di colore più intenso rispetto ai sepali, e ancora di più sui bordi ondulatiLabello più allargato (10-16 × 13-22 mm), da arrotondato a subtrapezoidale, a volte con trilobatura appena accennata, convesso longitudinalmente e spesso ristretto nella parte distale, bruno-rossastro nella parte centrale e con densa pelosità submarginale di color bruno scuromacula in posizione basale, spesso semplice con disegno simile a quello di O. crabronifera ma a volte più elaborata ed estesa nella parte centrale; apicolo ben visibile, di solito non inserito in un’incisione (comunque piccola); campo basale allungato e in genere ben delimitato dalla macula, cavità stigmatica larga come alta, pseudo-occhi nerastri brillanti. Impollinata da Anthophora sicheli e da A. thoracica.

Protologo di Ugolino Martelli 1896:

Osservazioni

Entità diffusa soprattutto in Sardegna, in modo discontinuo ma numerosa in alcune zone. Di probabile origine ibridogena, è caratterizzata da grande variabilità morfologica, tanto che vengono ipotizzate una sua origine relativamente recente e una successiva evoluzione ancora non conclusa. Il problema è quello di individuare le possibili specie parentali originarie: l’aspetto del fiore richiama prima di tutto Ophrys crabronifera, che non è presente in Sardegna e Corsica, ma comunque non lontanissima, nel settore tirrenico antistante alla Corsica (Arcipelago toscano). L’altra specie parentale appartiene alla sect. Araniferae (ser. Sphegodes), e potrebbe essere Ophrys panormitana, tradizionalmente distinta come subsp. o var. cirno-sarda praecox. Probabilmente in seguito c'è stata anche una forte attività introgressiva, non si può neanche escludere che in questo processo una o più entità già presenti nelle due isole siano state soppiantate da questa. L’incerta storia evolutiva si riflette anche sulla collocazione di questo taxon, prima descritta come variante di O. aranifera (cioè sphegodes), poi come sottospecie di O. exaltata e infine di O. argolica (cioè crabronifera).

fiore intero
particolare fiore

Habitat

Garighe, macchie e radure boschive.

distribuzione

Subendemismo sardo-corso, segnalato anche all'Elba (Arcipelago toscano).

CA, LI, NU, OR, SU, SS

Distribuzione altimetrica

Fioritura

Il periodo di antesi è molto lungo: si trovano esemplari già in fiore a metà Febbraio, altri ancora in fiore a metà Maggio.

  • Gennaio
  • Febbraio
  • Marzo
  • Aprile
  • Maggio
  • Giugno
  • Luglio
  • Agosto
  • Settembre
  • Ottobre
  • Novembre
  • Dicembre