Entità descritta da Lorenz et al. (2015) come Platanthera bifolia subsp. osca a seguito di un'accurata indagine biometrica sulle Platanthera italiane, e, per confronto, con Platanthera kuenkelei subsp. atropatanica (= Platanthera atropatanica) del Caucaso. Le risultanze indicano una notevole affinità della nuova entità con quest'ultima, dalla quale differisce per sperone, petali e sepali più brevi. Probabilmente entrambe rappresentano entità sopravvissute dalle ultime glaciazioni.
Sembra esclusa ogni possibilità di confusione con le presenze occasionali dell'ibrido tra P. bifolia e P. chlorantha (P. ×hybrida) perché le popolazioni di P. osca sono stabili e cospicue, almeno tra Abruzzo e Basilicata. Si pensa anzi che questa nuova entità tenda a sostituire P. bifolia (o potrebbe averla già sostituita) dall’Abruzzo fino alla Calabria. Sarebbe da verificare bene (per quanto possibile, sul campo o dai campioni d'erbario) l’esatta attribuzione di tutte le segnalazioni di P. bifolia precedenti al 2015 nel Meridione.
Bibliografia citata:
>LORENZ R., AKHALKATSI M., CORTIS P., GALESI R., GIOTTA C., MADL J., OBRIST E., PICCITTO M., ROMANO V.A., ROMOLINI R. & SOCA R., 2015. Morphometrische Untersuchungen zur Variabilität und Gliederung der Gattung Platanthera in Italien. – J. Eur. Orch. 47 (1): 123-238.