Serapias nurrica

Corrias 1982. Boll. Soc. Sarda Sci. Nat. 21: 397.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Serapide nurrica
Etimologia:
Riferita alla Nurra, nella Sardegna nord-occidentale, dove fu descritta.
Varianti presenti in Italia:

Serapias nurrica f. chlorantha Scrugli & M.P. Grasso 1985 (publ. 1986)
Serapias nurrica var. alba Senis, Orrù & M.P.Grasso 2008

Descrizione

Pianta robusta, alta 15-35 cm, con scapo bruno-rossastro in alto; 4-9 foglie da lineari a strettamente lanceolate (10-18 × 0,8-1,6 mm), carenate, le inferiori distese, più in alto erette, le superiori guainanti e poi bratteiformi, con piccole macchie rosso-violacee alla base; brattee concolori al casco e più corte di quello (32-36 mm). Infiorescenza corta e densa, più allungata verso fine fioritura, con 3-9 fiori di media grandezza, autogami. Casco tepalico rivolto verso l’alto, pallido con striature bruno-rossastre; sepali lanceolati (20-26 × 5-8 mm), petali un po’ più corti (17-25 × 5,5-8 mm), a base tondeggiante bruno-nerastra. Labello lungo 23-30 mm, solitamente rossastro, con venature longitudinali più scure e margini chiari; ipochilo subrettangolare-subreniforme (11-13 × 15-18 mm) con lobi laterali quasi totalmente nascosti nel casco, spalle orizzontali o leggermente rialzate, di rado lievemente ricadenti; lamelle basali distanziate e divergenti, brevi, rosso-nerastre; epichilo con sottile bordo biancastro, contrastante col colore dominante bruno-rossastro, a margini ondulati, leggermente rialzati e irregolarmente crenulati, più o meno pendulo o rivolto in avanti (13-19 × 7-11 mm); ovario verde, ginostemio rosso-violaceo e pollinii verde-giallognoli. Numero cromosomico 2n = 36.

Protologo di Bruno Corrias 1982:

⬆︎ After Corrias B., 1982: Le piante endemiche della Sardegna 110: Serapias nurrica species nova. – Boll. Soc. Sarda Sci. Nat. 21: 397.
⬆︎ In copertina Serapias nurrica. By © Antonio Licheri (GIROS), Sud Sardegna IV.2021.

Osservazioni

Di aspetto intermedio tra Serapias vomeracea (rispetto alla quale è di dimensioni minori nelle varie parti e presenta infiorescenza più compatta, brattee più corte, epichilo a margine biancastro) e Serapias parviflora (rispetto alla quale i fiori e soprattutto l'epichilo sono più grandi). Pianta autogama e a volte cleistogama, fruttifica abbondantemente.
In Sardegna vi sono diverse segnalazioni, specialmente in prossimità delle coste, mentre è rarissima in Sicilia e nella Calabria reggina. Quantunque non sia frequente e si presenti spesso in popolamenti poco numerosi, in Sardegna sono noti gruppi a fiori
verdi, altri a fiori color rosso mattone scuro e altri ancora a fiori bianco-verdastri, con descrizione di una una f. chlorantha (Scrugli et al. 1986) e di una var. alba (Senis et al. 2008, probabilmente da ricondurre anch'essa al rango di forma).
Quella considerata la sua variante più interessante, la var. o subsp. santuingensis, è stata elevata a rango specifico ( Serapias santuingensis).

Bibliografia citata:
SCRUGLI A., GRASSO M.P. & COGONI A., 1986: Segnalazioni floristiche italiane: 291-295. – Inform. Bot. Ital. 17 (1-3) 1985: 110.
SENIS S., GRASSO M.P. & ORRÚ G., 2008: Precisazioni su alcune varianti cromatiche di Serapias nurrica Corrias. – GIROS Notizie 39: 11-13.
fiore intero
particolare fiore

Habitat

Garighe a cisto, prati magri, pinete, rimboschimenti a eucalipto; su suoli piuttosto aridi e non calcarei, in piena luce o a mezz'ombra.

distribuzione

All'inizio ritenuta endemismo sardo, è stata poi segnalata in altre isole e aree costiere del Mediterraneo centrale (Corsica meridionale, Tunisia, Minorca, oltre che in poche località della Sicilia settentrionale e del Reggino). 

CA, ME, NU, OR, PA, RC, SU, SS

Distribuzione altimetrica

Fioritura

In Sardegna da metà Aprile a inizio Giugno.

  • Gennaio
  • Febbraio
  • Marzo
  • Aprile
  • Maggio
  • Giugno
  • Luglio
  • Agosto
  • Settembre
  • Ottobre
  • Novembre
  • Dicembre