Caratteri essenziali distintivi rispetto a E. helleborine: pianta cespitosa (fino a 10 scapi insieme), quasi interamente verde, solitamente molto alta (fino a più di 1 m); scapi slanciati, sottili e flessuosi, quasi glabri verso la base (appena rosata), pelosi in alto; 6-10 foglie spiralate, le inferiori molto piccole, assai in alto rispetto al suolo e lungamente guainanti; le intermedie da lanceolate a ovato-lanceolate (3-12 × 2-4 cm), molli, di solito arcuate verso basso; le superiori bratteiformi allungate; brattee strette, le inferiori lunghe fino a 3 cm. Infiorescenza lassa, unilaterale, con 10-40 fiori piccoli, generalmente aperti, allogami almeno a inizio fioritura, poi all’occorrenza autogami. Tepali ovato-lanceolati, i sepali 7 × 3-4 mm, di color verde chiaro con margini a volte rosati; petali esternamente verde-rosati, internamente da biancastri a rosei. Labello con giunzione ipo-epichilo larga; ipochilo emisferico, verde-rossastro o bruno-rossastro all’interno; epichilo lungo come largo (4 × 4 mm), a bordi crenulati, biancastro, al centro con sfumature verdi o rosee, con callosità basali verdi, arrossate o brunastre; viscidio efficace per qualche tempo; pollinii granulosi, prima coerenti, poi friabili; ovario verde, fusiforme, con pedicello lungo, verde o roseo-violaceo.
Protologo di Giuseppina Bartolo, Santa Pulvirenti e Karl Robatsch 1997:
⬆︎In copertina Epipactis schubertiorum nel locus classicus di Serra San Bruno (Vibo Valentia). After Bartolo, Pulvirenti & Robatsch, 1997: Epipactis schubertiorum Bartolo, Pulvirenti & Robatsch, eine neue Epipactis-Art aus Italien. – J. Eur. Orch. 28 (4): 780.