Per vaga somiglianza delle foglie di alcune specie con quelle di piante del genere Helleborus, per le quali Dioscoride aveva usato l'appellativo greco επιπάκτις ('chiuso, ripiegato').
Homotypic Names:
Limodorum Ludw. ex Kuntze 1891, nom. illeg.
Heterotypic Synonyms:
Epipactis Haller 1742
Helleborine Mill. 1754
Epipactis Ség. 1754, nom. rej.
Epipactis Boehm. 1760
Epipactis Adans. 1763, nom. illeg.
Limonias Ehrh. 1789
Epipactis Pers. 1807, nom. illeg.
Arthrochilium (Irmisch) Beck 1890
Calliphyllon Bubani 1901
Amesia A.Nelson & J.F. Macbr. 1913
Parapactis W. Zimm. 1922
⬅︎ Apparato riproduttivo del fiore a confronto tra una specie allogama (Epipactis helleborine) e una autogama (Epipactis greuteri).
After A. Jakubska-Busse, E. Żołubak, M. Górniak, Z. Łobas, S. Tsiftsis & C. Steiu, 2020: A Revision of the Taxonomy and Identification of Epipactis greuteri (Orchidaceae, Neottieae). – Plants 9 (6), 783: Fig. 1.
URL:https://doi.org/10.3390/plants9060783 - open access article distributed under the Creative Commons Attribution License.
Il tipo conservato del genere Epipactis è Serapias helleborine var. helleborine L. 1753. Sp. Pl.: 949. L’epiteto Helleborus fu inizialmente usato da Linneo e poi fu sostituito da Epipactis, ma il termine ‘elleborina’ è rimasto come appellativo comune per indicare queste orchidee.
⬆︎ From BHL (Biodiversity Heritage Library) URL:https://www.biodiversitylibrary.org/page/358970
Caratteri distintivi comuni: geofite rizomatose predisposte per la micoeterotrofia, con foglie cauline alterne, brattee fogliacee, infiorescenza allungata e unilaterale. Sepali e petali di forma simile, labello rivolto in basso e senza sperone, ripartito in ipochilo ed epichilo; ginostemio breve, ovario dritto e pedicellato. I fiori sono strutturati in modo diverso a seconda del modo di riproduzione, allogama o autogama (ma alcune specie possono ricorrere a entrambe le tipologie) (☞ copertina).
Il genere Epipactis è essenzialmente euroasiatico, ma alcune specie sono presenti anche in Africa e in Nord e Centro-America.
⬆︎ Areale del genere Epipactis. After © BOURNÉRIAS, PRAT et al. (collect. S.F.O.), Les Orchidées de France..., 2005: 422.
La sistematica del genere Epipactis è ancora in fase di definizione, il numero delle specie è cresciuto nei decenni a cavallo tra il XX e il XXI secolo, specialmente per quanto riguarda le entità autogame. Considerando un criterio di classificazione essenzialmente morfologico, il numero dei taxa è ormai arrivato a una settantina (47 dei quali segnalati in Italia), ma nessuno è in grado di fissare confini certi - almeno fenotipici - per ogni taxa (qui intesi tutti come specie, anche per evitare ulteriori confusioni sistematiche). Il discorso potrebbe cambiare molto con l’analisi genetica molecolare: gli studi - purtroppo ancora parziali - lasciano intravedere scenari completamente diversi. Qualunque tentativo di raggruppare in sezioni i taxa di Epipactis (anche soltanto quelli presenti in Italia) sulla base di caratteri diagnostici morfologici o fenotipici, presenta difficoltà enormi quando si tratta di assegnare il singolo taxon a un raggruppamento, in moltissimi casi e specialmente per le entità descritte più di recente. Abbiamo quindi deciso di indicare soltanto tre sezioni, due con poche specie ma ben caratterizzate (Arthrochilae con una sola specie e Atrorubentes con 3 specie), la terza (con ben 43 specie!) denominata Epipactis poichè comprende Epipactis helleborine, specie di riferimento non solo di questa sezione, ma dell’intero genere. I taxa di questa grande sezione, come detto, sono difficilmente raggruppabili in ulteriori suddivisioni, se non in due serie di 11 entità allogame e 32 autogame (e già questo discrimine spesso non è chiaro). Comunque eventuali casi dubbi, incerti o confusi sono sempre evidenziati nelle note delle relative schede.