Epipactis sancti-bruni

(Bongiorni, De Vivo, Fori & Pisani) Biagioli, Kreutz & De Simoni 2022. GIROS Orch. Spont. Eur. 65 (2): 149.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Elleborina di San Bruno
Etimologia:
Dal certosino San Bruno di Colonia, che visse verso la fine dell'XI secolo a Serra San Bruno in Calabria, dove si trova il l.c.
Basionimo:

Epipactis greuteri subsp. sancti-bruni Bongiorni, De Vivo, Fori & Pisani 2016. J. Eur. Orch. 48 (2-4): 338.

Descrizione

Caratteri distintivi rispetto a E. greuteri: il confronto viene fatto non con E. helleborine, ma con Epipactis greuteri, con la quale E. sancti-bruni era stata prima identificata e poi descritta prima come sottospecie, infine come specie autonoma. I caratteri fiorali che differenziano le due entità sono legati alla diversa modalità di riproduzione, allogama in E. sancti-bruni, autogama obbligata in E. greuteri (infatti qui compresa nella ser. Autogamae).
Pianta singola o cespitosa, alta 20-65 cm, con scapo robusto, verde, a base poco pubescente e a volte con sfumature violacee, più lanuginosa in alto; foglie (2-4) di color verde chiaro, da ovate a ovato-lanceolate (le mediane 8×3 cm), acute, distanziate tra loro in modo molto variabile, le inferiori poste piuttosto in alto sullo scapo; brattee (strettamente) lanceolate, le inferiori ben più lunghe dei fiori (4-5 cm), da orizzontali a pendule. Infiorescenza allungata e densa, con 15-75 fiori medio-grandi, verdi-biancastri, solitamente bene aperti e predisposti per l’allogamia (solo occasionalmente e/o a fine fioritura possono verificarsi episodi autogamici). Sepali verdastri, ovati, acuti (9-12 × 4-5 mm), petali un po’ più piccoli, verdi-biancastri con sfumature rosee. Labello con giunzione ipo-epichilo larga, con ampio colletto piatto; ipochilo meno profondo, nettarifero, esternamente verde-biancastro, verde-brunastro all’interno, 4 × 5 mm; epichilo biancastro, talora con sfumature rosee, largo come lungo (4 × 5 mm), cordato, a margini crenulati e apice spesso curvato verso il basso; callosità lisce, da verdi a brunastre, di rado sfumate di rosa; colonna biancastra; antera sessile e larga; clinandrio e rostello bene sviluppati; viscidio presente e funzionante (raramente avvizzito); pollinii a lungo compatti, poi tendenti a disgregarsi; stigma rettangolare e incavato; ovario allungato (fino 20 mm), verde, pubescente, pedicello lungo circa 10 mm, con lievi sfumature bronzeo-violacee.

Protologo di L. Bongiorni, R. De Vivo, S.Fori e G. Pisani
2016 (Epipactis greuteri subsp. sancti-bruni)

⬆︎ After Bongiorni L., De Vivo R., Fori S. & Pisani G., 2016: Epipactis greuteri subsp. sancti-bruni (Orchidaceae) a Serra San Bruno (Sud Italia). – J. Eur. Orch. 48 (2/4): 338-339. 

⬆︎ Epipactis sancti-bruni. By © Stefan Hertel, Serra San Bruno (Vibo Valentia), 22.VII.2016. From AHO-Bayern e.V. URL:http://www.ahobayern.de/epipactis/ep_greu_sanc_brun.html

Osservazioni

Le popolazioni sulle Serre calabre segnalate a suo tempo come Epipactis greuteri (subsp. greuteri), a una più attenta analisi sono state poi rideterminate come sottospecie sancti-bruni, per la evidente diversità della struttura interna del fiore, predisposto alla riproduzione allogama, mentre nella sottospecie nominale la riproduzione è autogama. Per tale motivo si è poi preferito il rango specifico. Successivamente essa è stata segnalata anche nella parte sommitale dell'Aspromonte.

fiore intero
particolare fiore

Habitat

Foreste di abete bianco su suoli freschi e umidi.

distribuzione

Endemismo calabro.

RC, VV

Distribuzione altimetrica

Fioritura

Tra la seconda metà di Luglio e la prima metà di Agosto.

  • Gennaio
  • Febbraio
  • Marzo
  • Aprile
  • Maggio
  • Giugno
  • Luglio
  • Agosto
  • Settembre
  • Ottobre
  • Novembre
  • Dicembre