Ophrys corsica

Soleirol ex G. Foelsche & W. Foelsche 2002. J. Eur. Orch. 34 (4): 845.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Ofride còrsa
Etimologia:
Riferita alla Corsica, dove è stata descritta.
Sinonimi:

Homotypic Names:
Ophrys lutea subsp. corsica (Soleirol ex G. Foelsche & W. Foelsche) Kreutz 2007
Ophrys phryganae var. corsica (Soleirol ex G. Foelsche & W. Foelsche) Hennecke 2017

Descrizione

Caratteri distintivi rispetto a Ophrys lutea e Ophrys sicula:
portamento della pianta e dimensione dei fiori come in sicula, sepali 7-9 × 4,5-5,5 mm); labello a base appena genicolata (più o meno come in lutea), di forma intermedia, un po’ tondeggiante come in lutea ma un po’ più piccolo come in sicula (8-13,5 × 6-11 mm, rapporto lunghezza/larghezza 1-1,2); intermedio ma più vicino a sicula l’angolo lobi laterali / asse del labello, tra 40 e 60°; lobi laterali distesi, leggermente divaricati rispetto al lobo mediano (quasi mai sovrapposti come in lutea) e lobo mediano più grande rispetto a sicula; area centrale scura ridotta rispetto a sicula (raramente raggiunge la parte distale del labello, e di solito mancano o quasi i ‘baffetti’ terminali); macula piuttosto grande; fascia marginale gialla di ampiezza intermedia, abbastanza simile a sicula (più grande nella parte apicale); cavità stigmatica più alta che larga (come in lutea). Impollinatori osservati Andrena hesperia A. cinerea.

Protologo di Joseph François Soleirol,
da Gundel e Wolfram Foelsche 2002:

⬆︎ after Foelsche G. & W., 2002: Ophrys corsica und Orchis corsica, zwei zu Unrecht vergessene Namen. – J. Eur. Orch. 34 (4): 845.

Protologo di Ophrys phryganae, di Jean Devillers-Terschuren e Pierre Devillers 1991:

⬆︎ after Delforge P., Devillers-Terschuren J. & Devillers P., 1991: Contributions taxonomiques et nomenclaturales aux Orchidées d’Europe (Orchidaceae). – Natural. Belges 72 (3): 99.

⬆︎ In copertina Ophrys corsica. Foto di Filippo D’Alonzo, Provincia di Bari 05-05-2021.

Osservazioni

Fin dalla prima descrizione Foelsche & Foelsche (2002) evidenziarono gli stretti rapporti di Ophrys corsica (e le sue differenze) con O. lutea, O. sicula e O. phryganae (nel protologo di quest'ultima, descritta dai Devillers nel 1991 a Creta e qui sopra riportato, si faceva riferimento a O. lutea e a O. sicula). Sembra chiaro che si tratti di entità ibridogene a partire dalle due specie principali della sect. Luteae, che i confronti morfometrici di Hennecke (2017, 2019) hanno confermato: Ophrys ×phryganae è l'ibrido originario tra O. lutea e O. sicula. Ma le sue successive segnalazioni un po' in tutto l'areale dove si incontrano i parentali hanno fatto pensare piuttosto a una specie di origine ibridogena, con diverse varietà geografiche, tra cui una delle più importanti sarebbe Ophrys phryganae var. corsica (Soleirol ex G. Foelsche & W. Foelsche) Hennecke 2017. Al momento preferiamo mantenere la denominazione originaria, considerando che anche Ophrys corsica potrebbe essere più propriamente considerata una specie di origine ibridogena, frutto forse di ripetuti incroci, reincroci e introgressioni, anche se il suo areale si sovrappone più che altro a O. sicula (ma nell'Italia meridionale anche a O. lutea). In ogni caso localmente potrebbe aver sostituito il parentale (o i parentali).
Nella descrizione-diagnosi iniziale abbiamo indicato i caratteri per cui Ophrys corsica si avvicina a (o si allontana da) ognuna delle due specie di riferimento, e abbiamo riportato anche la descrizione di Ophrys phryganae, che ha labello di dimensioni simili a quello di O. sicula, ma nettamente ginocchiato e di forma e colori simili a quelli di O. hellenica (per Hennecke O. phryganae var. hellenica), ampiamente diffusa in Grecia, che però ha il labello più allungato e più grande, anche rispetto a O. lutea.
Inizialmente Ophrys corsica venne definita come un endemismo cirno-sardo, poi varie segnalazioni nell'Italia centro-peninsulare, già attribuite a O. sicula, sono state in gran parte assegnate proprio a O. corsica (comunque più rara al Sud). Alcune isolate popolazioni al Sud potrebbero essere attribuite a Ophrys ×phryganae (intesa come ibrido O. lutea × O. sicula), in particolare in Puglia (nothovar. barbarae) e in Sicilia (nothovar. ambrae).

Bibliografia citata:
> FOELSCHE G. & FOELSCHE W., 2002: Ophrys corsica und Orchis corsica, zwei zu Unrecht vergessene Namen. – J. Eur. Orch. 34 (4): 845.
>
 HENNECKE M., 2017: What is Ophrys phryganae? – GIROS Orch. Spont. Eur.  60 (2): 261-275.
> HENNECKE M., 2019: What is Ophrys phryganae? 1st Addendum. – GIROS Orch. Spont. Eur.  62 (1): 57-69.
fiore intero
particolare fiore

Habitat

Pascoli e prati aridi, garighe, boschi chiari; su suoli calcarei, in piena luce o anche a mezz'ombra.

distribuzione

Centromediterranea; diffusa in Corsica e in Sardegna, e lungo la penisola specialmente lungo le coste tirreniche, più rara al Sud e non confermata nella Calabria meridionale e in Sicilia. Una presenza in Veneto al momento sembra effimera, diffusa in un giardino privato.

AP, AV, BA, BT, BR, CA, CB, CE, CH, CS, FG, GR, LT, LE, LI, MC, MT, NA, NU, OR, PI, PZ, RC, RI, RM, SA, SU, SS, TA, TE, VT

Distribuzione altimetrica

Fioritura

Dalla seconda metà di Marzo alla prima metà di Maggio.

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