Fin dalla prima descrizione Foelsche & Foelsche (2002) evidenziarono gli stretti rapporti di Ophrys corsica (e le sue differenze) con O. lutea, O. sicula e O. phryganae (nel protologo di quest'ultima, descritta dai Devillers nel 1991 a Creta e qui sopra riportato, si faceva riferimento a O. lutea e a O. sicula). Sembra chiaro che si tratti di entità ibridogene a partire dalle due specie principali della sect. Luteae, che i confronti morfometrici di Hennecke (2017, 2019) hanno confermato: Ophrys ×phryganae è l'ibrido originario tra O. lutea e O. sicula. Ma le sue successive segnalazioni un po' in tutto l'areale dove si incontrano i parentali hanno fatto pensare piuttosto a una specie di origine ibridogena, con diverse varietà geografiche, tra cui una delle più importanti sarebbe Ophrys phryganae var. corsica (Soleirol ex G. Foelsche & W. Foelsche) Hennecke 2017. Al momento preferiamo mantenere la denominazione originaria, considerando che anche Ophrys corsica potrebbe essere più propriamente considerata una specie di origine ibridogena, frutto forse di ripetuti incroci, reincroci e introgressioni, anche se il suo areale si sovrappone più che altro a O. sicula (ma nell'Italia meridionale anche a O. lutea). In ogni caso localmente potrebbe aver sostituito il parentale (o i parentali).
Nella descrizione-diagnosi iniziale abbiamo indicato i caratteri per cui Ophrys corsica si avvicina a (o si allontana da) ognuna delle due specie di riferimento, e abbiamo riportato anche la descrizione di Ophrys phryganae, che ha labello di dimensioni simili a quello di O. sicula, ma nettamente ginocchiato e di forma e colori simili a quelli di O. hellenica (per Hennecke O. phryganae var. hellenica), ampiamente diffusa in Grecia, che però ha il labello più allungato e più grande, anche rispetto a O. lutea.
Inizialmente Ophrys corsica venne definita come un endemismo cirno-sardo, poi varie segnalazioni nell'Italia centro-peninsulare, già attribuite a O. sicula, sono state in gran parte assegnate proprio a O. corsica (comunque più rara al Sud). Alcune isolate popolazioni al Sud potrebbero essere attribuite a Ophrys ×phryganae (intesa come ibrido O. lutea × O. sicula), in particolare in Puglia (nothovar. barbarae) e in Sicilia (nothovar. ambrae).
Bibliografia citata:
> FOELSCHE G. & FOELSCHE W., 2002: Ophrys corsica und Orchis corsica, zwei zu Unrecht vergessene Namen. – J. Eur. Orch. 34 (4): 845.
> HENNECKE M., 2017: What is Ophrys phryganae? – GIROS Orch. Spont. Eur. 60 (2): 261-275.
> HENNECKE M., 2019: What is Ophrys phryganae? 1st Addendum. – GIROS Orch. Spont. Eur. 62 (1): 57-69.