Si potrebbe intendere 'ofridi diverse', in riferimento alla insolita posizione di visita del fiore tenuta dall'impollinatore.
Ophrys sect. Fusci-Luteae E. Nelson 1962
⬅︎ In copertina una pseudocopulazione addominale su Ophrys sicula. Foto di Marcello Antonj, Provincia di Grosseto Giugno 2016.
Rispetto ad altre componenti del clado B (☞scheda Genus Ophrys), nelle Pseudophrys mancano gli pseudo-occhi e l’apicolo, inoltre il labello è trilobato nella sua parte distale (anziché in quella basale come in Speculum e Bombyliflorae). Un elemento diagnostico considerato sempre più importante è la misura dell’angolo formato dall’inclinazione delle ‘spalle’ laterali del labello rispetto all’asse centrale longitudinale dello stesso
Alla impostazione tradizionale basata sul comportamento riproduttivo e sulla conseguente morfologia fiorale, corrisponde anche una stretta vicinanza filogenetica: Pseudophrys è un complesso monofiletico originato dal clado principale B (☞scheda Genus Ophrys) in epoche relativamente recenti.
All'interno della sezione la situazione tassonomica dei vari taxa è alquanto confusa e si è complicata di più negli ultimi decenni. Dal punto di vista morfologico oggi si tende a differenziare tenendo conto di alcuni particolari evolutivi come la conformazione della base del labello.
Qui riconosciamo 5 serie, che per Delforge (2016) diventano 8 gruppi, spesso assemblati secondo criteri diversi. I taxa italiani sono qui raggruppati in 3 serie principali, piuttosto complesse (Fuscae, Iricolores e Luteae) più due marginali, entrambe con una sola specie (Omegaiferae e Pallidae).
Accenniamo qui (senza riprenderlo nelle schede delle serie) a un altro capitolo estremamente confuso, quello degli ibridi tra Fuscae e Luteae (Hennecke 2018b, 2019, 2021), soprattutto quelli descritti tra O. fusca s.l. e O. phryganae s.l. (quest'ultima sensu Hennecke, cioè specie lei stessa di origine ibridogena nella ser. Luteae). Si tratta di entità riferibili alle cosiddette 'Luteae a labello scuro', come le elleniche Ophrys melena (Renz) Paulus & Gack 1990 (ma nom. inval.) e Ophrys praemelena S. Hertel & Presser 2010. Abbiamo segnalazioni di esemplari con queste caratteristiche anche per il Sud-Italia, ma le uniche popolazioni strutturate sembrano quelle pugliesi di ☞ Ophrys pseudomelena. Per non dire poi di una serie di ibridi praticamente identici l'uno all'altro, anche questi più frequenti al Sud, dove più gli areali si sovrappongono.
Bibliografia citata: > DELFORGE P., 2016: Orchidées d'Europe..., 4° éd., Delachaux et Niestlé, Paris (F). > HENNECKE M., 2018b: What is Ophrys subfusca? – GIROS Orch. Spont. Eur. 61 (1): 188-217. > HENNECKE M., 2019: What is Ophrys phryganae? 1st addendum. – GIROS Orch. Spont. Eur. 62 (1): 57-69. > HENNECKE M., 2021: Beiträge zur Gattung Ophrys. Selbstverlag , Remshalden (D).