Segnalazioni di piante della sect. Luteae con labello quasi interamente scuro nell’Italia meridionale (specialmente tra Puglia e Calabria e in Sicilia), erano state ipotizzate erroneamente come Ophrys melena (Renz) Paulus & Gack 1990 (da Ophrys lutea subsp. melena Renz 1928), entità ellenico-balcanica controversa, considerata da alcuni variante melanica di O. sicula, o - forse più propriamente - di origine ibridogena tra O. sicula e un taxon non meglio identificato della ser. Fuscae.
Ophrys pseudomelena è un taxon di questo tipo, politopico in quanto individuato in Puglia in diverse piccole popolazioni lontane tra loro, dal Gargano al Salento tarantino a quello leccese, per cui sembra adeguato il rango specifico, ipotizzando forse O. lupercalis come l’altro parentale originario. La somiglianza con la citata O. melena e anche con Ophrys praemelena S. Hertel & Presser 2010, entrambe limitate alla Grecia, è abbastanza evidente, ma i fiori di O. pseudomelena sono comunque di dimensioni ridotte rispetto a entrambe, inoltre O. praemelena fiorisce almeno un mese prima e presenta un labello ginocchiato e con lobi laterali incurvati verso il basso (Turco et al. 2012). In ogni caso rimane sempre il legittimo dubbio che queste piante pugliesi siano semplici varianti melaniche di Ophrys sicula, oppure che il processo di speciazione sia ancora in corso (per esempio in alcune piante l’orlo giallo sottile appare come una fascia di spessore analogo a quello di O. sicula). Lo stesso dicasi per simili presenze in Calabria e Sicilia, dove Delforge ipotizza dei taxa ancora più incerti da definire, a causa di alcune vicinanze con le entità nordafricane O. subfusca e O. numida.