Orchis spitzelii

Saut. ex W.D.J. Koch, 1837. Syn. Fl. Germ. Helv. 1 (2): 686.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Orchidea di Spitzel
Etimologia:
Dedicata al botanico bavarese Anton von Spitzel (1807-1853), scopritore della specie.
Sinonimi:

Homotypic Names:
Orchis patens var. spitzelii (Saut. ex W.D.J. Koch) Fiori & Paol. in A. Fiori & al. 1898
Orchis patens subsp. spitzelii (Saut. ex W.D.J. Koch) Á. Löve & Kjellq. 1973
Barlia spitzelii (Saut. ex W.D.J. Koch) Szlach. 2001
Androrchis spitzelii (Saut. ex W.D.J. Koch) D. Tyteca & E. Klein 2008
Heterotypic Synonyms:
Orchis patens var. orientalis Rchb.f. in H.G.L. Reichenbach 1851
Orchis spitzelii var. sendtneri Rchb.f. in H.G.L. Reichenbach 1851
Orchis patens var. atlantica Batt. in J.A. Battandier & L.C. Trabut 1884
Orchis patens subsp. orientalis (Rchb.f.) K. Richt. 1890
Orchis viridifusca Albov 1895
Orchis orientalis (Rchb.f.) Klinge 1898
Orchis mrkvickana Velen. 1922
Orchis spitzelii f. sendtneri (Rchb.f.) Soó 1928
Orchis maireana G. Keller 1932
Orchis patens var. viridifusca (Albov) Soó in G. Keller & al. 1932
Orchis spitzelii var. gotlandica B. Pett. 1940
Orchis spitzelii subsp. gotlandica (B. Pett.) Á. Löve & D. Löve 1948
Orchis patens subsp. falcicalcarata Wildh. 1974
Orchis bungii Hautz. 1978
Orchis spitzelii subsp. latiflora B. Baumann & H. Baumann 2005
Orchis spitzelii subsp. teschneriana B. Baumann & H. Baumann 2005
Orchis spitzelii f. teschneriana (B. Baumann & H. Baumann) P. Delforge 2007
Androrchis spitzelii subsp. latiflora (B. Baumann & H. Baumann) W. Foelsche & Jakely 2009
Androrchis spitzelii subsp. teschneriana (B. Baumann & H. Baumann) W. Foelsche & Jakely 2009
Orchis spitzelii var. atlantica (Batt.) Kreutz 2013
Orchis latiflora (B. Baumann & H. Baumann) P. Delforge 2015

Descrizione

Pianta eretta (15-40 cm di altezza) con scapo robusto, bruno porporino nella metà superiore; rosetta basale (di solito un po’ più alta rispetto al livello del suolo) di 3-6 foglie mai maculate, oblungo-ovoidi lanceolate (6-12 × 1,5-3 cm), ottuse, color verde lucente, le 2-3 cauline guainanti anche l’infiorescenza nella sua prima fase di sviluppo; brattee più o meno intensamente sfumate di violetto-rossiccio, le inferiori lunghe come l’intero fiore, le superiori come l’ovario. Infiorescenza con 8-25 fiori da rosa a violacei. Sepali concavi e subacuti (7-11 × 3-5 mm), esternamente verde-olivaceo-brunastri, internamente color verde chiaro con strie e macule bruno-rossastre, petali un po’ più pallidi e subuguali, conniventi soprattutto col sepalo mediano a formare un casco abbastanza lasso, in parte anche con i laterali, che tendono però ad allargarsi in fuori e in avanti (subpatenti). Labello da rosa carico a rosso-violaceo, ±piegato in senso longitudinale e quindi in apparenza allungato, in realtà più largo che lungo (9-14 × 11-18 mm); lobo mediano con evidenti e fitte strie e macchie papillose più scure, anche i lobi laterali, spatolati, sono rivolti in basso; 2 evidenti lamine basali rialzate all’imbocco dello sperone, che qui ha un diametro relativamente grosso (3-4 mm), poi si restringe e si fa discendente, fino a 6-11 mm di lunghezza, quasi come l’ovario sottile e verde con sfumature bruno-rossastre.
Numero cromosomico: 2n = 40.

Protologo di Anton Eleutherius Sauter,
in Wilhelm Daniel Joseph Koch 1837:

Osservazioni

Orchis spitzelii s.l. oltre al tipo comprende due entità molto simili, ma ben isolate dal punto di vista geografico, per cui sembra corretto per esse il rango sottospecifico, anche se alcuni (Delforge 2016) le considerano specie autonome all'interno del gruppo:
- Orchis spitzelii subsp. cazorlensis (Lacaita) D. Rivera & López Vélez 1987 (= Orchis cazorlensis Lacaita 1930), in Spagna e Nordafrica;
- Orchis spitzelii subsp. nitidifolia (Teschner) Soó 1978 (= Orchis prisca Hautz. 1976), endemica di Creta.
L'entità più occidentale (cazorlensis) dal punto di vista filogenetico risulta la più antica, e sembra più vicina a nitidifolia che alla subsp. spitzelii, a conferma della probabilità che la specie si sia propagata da ovest e sud verso est e nord.
La variabilità di Orchis spitzelii è quasi nulla, la sua allogamia è certa (segnalati Bombus spp. come impollinatori). Risultano ibridi con Orchis mascula, Orchis pallens e Orchis provincialis.
La specie nelle Liste Rosse è classificata come CR (gravemente minacciata). In gran parte delle Alpi e Prealpi centro-orientali italiane erano note diverse stazioni che sono scomparse negli ultimi decenni (Perazza & Lorenz 2013: 351-352). Questo deciso regresso, che caratterizza un po' tutto il suo areale europeo, impone la necessità di una maggiore protezione e cura per il mantenimento dei biotopi (sfalcio, pascolo estensivo). In Italia sembra resistere meglio nei siti di crescita (comunque pochi) dell'Appennino centrale.

Bibliografia citata:
> DELFORGE P., 2016: Orchidées d'Europe...4° éd., Delachaux et Niestlé, Paris (F).
> PERAZZA G. & LORENZ R., 2013: Le orchidee dell'Italia nordorientale. Osiride, Rovereto (TN).
fiore intero
particolare fiore

alterazioni morfologiche e cromatiche

Habitat

Prati montani asciutti, arbusteti bassi (spesso di ginepro), boschi chiari, su suoli calcarei e bene innevati d'inverno.

Biotopo. Foto di Giampaolo Picone, Provincia de L'Aquila 16-06-2021.

distribuzione

Areale molto frammentato: l’entità tipica si può definire orofita submediterranea, presente sporadicamente dalle Alpi francesi al Caucaso e all’Iran; nell’Europa settentrionale vi è un’unica isolata presenza nell’isola di Götland in Svezia. In Italia è ormai limitata a poche località delle Alpi orientali e dell’Appennino centrale; dubbia la sua presenza in Basilicata.

⬆︎ Areale di Orchis spizelii e delle sue subspp. cazorlensis e nitidifolia. Modif. after © KRETZSCHMAR, ECCARIUS & DIETRICH, The Orchid Genera..., 2007: 335.

 

BZ, BS, CH, FR, AQ, MC, RI, TN

Distribuzione altimetrica

Fioritura

Il periodo centrale di fioritura va da metà Maggio a metà Giugno.

  • Gennaio
  • Febbraio
  • Marzo
  • Aprile
  • Maggio
  • Giugno
  • Luglio
  • Agosto
  • Settembre
  • Ottobre
  • Novembre
  • Dicembre