Nigritella miniata è stata a lungo trattata come Nigritella rubra in contrapposizione a N. nigra (nelle Alpi N. rhellicani). Entrambi questi epiteti, 'miniata' e 'rubra', sottolineano il suo carattere più appariscente, il rosso vivo (anziché scuro fino al nerastro). In realtà, nonostante la sua usuale riproduzione asessuata, questa specie è alquanto variabile e incostante nei suoi caratteri, e varie forme sono state descritte, addirittura fino alla creazione di nuove specie, quali N. bicolor e N. hygrophila. Molte di esse sono considerate in sinonimia (Lorenz & Perazza 2013), come le varietà minor e rosea: la taglia delle piante e il numero e il colore dei fiori sono caratteri probabilmente influenzati da fattori ambientali e geografici, addirittura sono note variazioni nella papillosità delle brattee inferiori (con papille assenti o quasi in alcuni popolamenti dell’Austria fino a fortemente papillose nelle Dolomiti e nelle Prealpi italiane), nell’intensità cromatica (spesso i fiori inferiori sono più rosati che rossi), e nella insellatura del labello, la cui porzione basale subtubulosa può presentarsi più o meno chiusa o aperta anche nei diversi fiori di una stessa infiorescenza (carattere incostante). Uniche eccezioni possono essere considerati due taxa endemici austriaci molto rari, anch'essi tetraploidi e con riproduzione per apomissia: Nigritella stiriaca (Rech.) Teppner & E. Klein 1985 (simile a N. miniata ma con foglie più larghe e fiori più chiari verso la sommità), e Nigritella archiducis-joannis Teppner & E. Klein 1985, con caratteri intermedi tra N. miniata e N. widderi.
Nei popolamenti italiani l'unica variante con valore effettivo si può considerare la var. dolomitensis, che si differenzia dal tipo per i fiori più rosso-violacei, la parte tubulosa del labello più aperta, i sepali più lunghi dei petali, la denticolazione acuta delle brattee. Si veda Lorenz & Perazza (2004), che per primi la ricombinarono come varietà Nigritella rubra var. dolomitensis, per i risultati di un dettagliato studio sulle caratteristiche e la distribuzione delle 'nigritelle rosse' sulle Dolomiti. In base a questo e al successivo studio del 2013, gli stessi autori non riconoscono un rango autonomo a Nigritella hygrophila, descritta per alcuni biotopi umidi intorno al passo Pordoi tra Dolomiti trentine e bellunesi. Al momento possiamo considerarla una forma della var. dolomitensis (f. hygrophila), solo se fosse confermata la sua presenza anche altrove, potrebbe essere ritenuta un ecotipo di habitat umidi e quindi riclassificata eventualmente come varietà hygrophila di N. miniata.
Bibliografia citata:
> LORENZ R. & PERAZZA G., 2004: Studio sulla sistematica delle Nigritelle rosse nelle Dolomiti. – GIROS Notizie 27: 1-9.
> LORENZ R. & PERAZZA G., 2013: Beiträge zur Kenntniss zur Blütenmorphologie der Artengruppe Nigritella miniata s.l. in den Ostalpen. – Gredleriana 12 (2012): 67-146.