Ophrys bertolonii

Moretti 1823. Giorn. Fis. Chim. Storia Nat. Med. Arti Dec. 2, 6: 145.
Albero tassonomico:
Nome Italiano:
Ofride di Bertoloni, Uccellino allo specchio
Etimologia:
Dedicata al botanico bolognese Antonio Bertoloni (1775-1869).
Sinonimi:

Homotypic Names:
Arachnites bertolonii (Moretti) Tod. 1842
Ophrys insectifera subsp. bertolonii (Moretti) Moggr. 1869
Heterotypic Names:
Ophrys arachnites var. speculum Durazzo 1804, nom. nud.
Ophrys speculum Bertol. 1819, nom. illeg.
Arachnites insengae  1858
Ophrys inzengae (Tod.) Nyman 1865
Ophrys bertolonii subsp. insengae (Tod.) K. Richt. 1890
Ophrys bertolonii var. parviflora E.G. Camus 1893
Ophrys bertolonii var. landaueri Appel ex Schulze 1899
Ophrys bertolonii var. dalmatica Murr 1901
Ophrys bertolonii subsp. dalmatica (Murr) Asch. & Graebn. 1907
Ophrys bertolonii subsp. landaueri (Appel ex Schulze) Asch. & Graebn. 1907
Ophrys penedensis Kalkhoff 1914
Ophrys dalmatica (Murr) Soó 1926
Ophrys bertolonii f. parviflora (E.G. Camus) Soó 1928
Ophrys marzensis Soca 1997
Ophrys romolinii Soca 2001
Ophrys bertolonii subsp. romolinii (Soca) Véla & R.Martin 2015

Descrizione

Pianta snella, alta fino a 25-30 cm, infiorescenza pauciflora (2-8 fiori grandi).
Sepali ovato-lanceolati 13-18 × 5-8 mm), bianco-rosei o rosati, raramente verdastri (ma nervature verdastre spesso presenti), generalmente piegati all’indietro; petali strettamente lanceolati (8-12 × 2-4,5 mm), roseo-porporini e comunque a colori più intensi rispetto ai sepali, acuti, a bordi diritti (raramente un po’ ondulati), leggermente ciliati, subparalleli. Labello intero e allungato (lungo 13-19 mm), più o meno rettangolare, nerastro, quasi sempre insellato all’altezza della macula, a margini revoluti, con pelosità marginale e centrale lunga e densa, molto scura, a volte con toni rossastri; macula intera, in posizione medio-distale, scutiforme o a ferro di cavallo, brillante, da blu a rosso-violacea; campo basale scuro come il labello e non delimitato; cavità stigmatica più alta che larga, quadrangolare con strozzatura sopra gli pseudo-occhi nerastri, globosi e prominenti, per cui questi sono spostati verso la base del labello e non sulle pareti della cavità; apicolo grosso, inserito in una profonda incisura, verde-giallastro, ottuso, rivolto verso l’alto o in avanti; ginostemio a becco allungato e acuto, formante un angolo retto col labello. Impollinata da api appartenenti al genere Megachile o Chalicodoma (M. parietinaM. pyrenaica). 

Protologo di Giuseppe L. Moretti 1823:

⬆︎ After Moretti G.L.: Giorn. Fis. Chim. Storia Nat. Med. Arti Dec. 2, 6: 145 («labio sursum incurvo»).
⬆︎ In copertina Ophrys bertolonii con i tipici caratteri attribuiti da Soca a Ophrys romolinii. Foto di Filippo D’Alonzo, Provincia di Matera 28-04-2014.

Osservazioni

Ophrys bertolonii è indubbiamente il taxon di riferimento del complesso Bertoloniorum, quello da cui sono derivate tutte le entità attuali, tra l'altro ancora in piena evoluzione e per questo affatto stabilizzate e spesso confuse, al di là delle complicate vicende tassonomiche  ( Osservazioni scheda Bertoloniorum). Non siamo in grado di ricostruire la successione dei vari momenti evolutivi, ma pensiamo che sia tutto partito da questa entità. Nelle sue popolazioni peninsulari essa ha il labello stretto e insellato e la cavità stigmatica più alta che larga, mentre verso nord e verso sud la forte ibridazione e introgressione, rispettivamente con O. sphegodes e con O. incubacea, ha causato la formazione di popolazioni ibridogene sempre più stabili. Specialmente nell'Italia settentrionale e in Provenza queste popolazioni, caratterizzate da fiori con labello meno insellato e con una cavità stigmatica più larga che alta (O. benacensis e O. saratoi), hanno quasi soppiantato la progenitrice. Due specie simili si sono formate anche più a sud (in Puglia con O. bertoloniiformis e in Sicilia con O. explanata), in questi casi senza riuscire a sostituirsi al tipo. Verso nord sul versante padano popolazioni con caratteri tipici di O. bertolonii sono segnalate fino alla Romagna, mentre dal Bolognese fino al Basso Piemonte prevalgono esemplari dai caratteri intermedi con O. benacensis, che rendono impossibile definire un limite settentrionale certo al suo areale.

fiore intero
particolare fiore

Habitat

Prati assolati, garighe, pascoli magri, macchie e radure boschive, di preferenza su substrati calcarei.

distribuzione

Endemismo italico, diffuso soprattutto lungo la penisola a sud del Po fino alla Sicilia. Nelle province emiliane evidenziate nella mappa (MO, BO) ci si riferisce a individui dai caratteri intermedi con O. benacensis, le forme tipiche di O. bertolonii sono ancora presenti invece in Romagna. 
E' stata recentemente rinvenuta (2024) una piccola stazione in Prov. di Udine, probabilmente proveniente dalla vicina Slovenia, dove il taxon è ben diffuso. 

AG, AN, AR, AP, AV, BA, BT, BN, BO, BR, CL, CB, CE, CT, CZ, CH, CS, KR, EN, FM, FI, FG, FC, FR, GR, IS, AQ, LT, LE, LI, MC, MT, ME, MO, NA, PA, PG, PU, PE, PI, PT, PZ, PO, RG, RA, RC, RI, RN, RM, SA, SI, SR, TA, TE, TR, TP, UD, VV, VT

Distribuzione altimetrica

Fioritura

Dalla prima metà di Aprile alla fine di Maggio.

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