In greco 'antera a forma di testa', per la forma globosa dell'antera.
Callithronum Ehrh. 1789
Lonchophyllum Ehrh. 1789
Xiphophyllum Ehrh. 1789
Dorycheile Rchb. 1841
Eburophyton A. Heller 1904
Tangtsinia S.C. Chen 1965
⬅︎ in copertina, dall'alto: fiori di Cephalanthera rubra, longifolia e damasonium. By © Gill Centomo (GIROS), prov. Vicenza V-VI 2017-2018.
⬆︎ from BHL (Biodiversity Heritage Library) URL:https://www.biodiversitylibrary.org/page/15321936 NB: nel protologo l'ovario è indicato come "non contortum", in realtà esso è ritorto di 180°, infatti il fiore è resupinato (labello infero).
Caratteri distintivi comuni alle specie europee e mediterranee:
rizomi con numerose radici predisposte alla micoeterotrofia; scapo eretto e slanciato, con foglie cauline (mai basali), acute come le brattee fogliacee; infiorescenza lassa, con fiori di taglia medio-grande, eretto-patenti e di solito poco aperti; tepali ovato-lanceolati subuguali o più grandi del labello, trilobo e nettamente articolato in ipochilo interno, concavo e senza nettare, ed epichilo esterno, munito di creste longitudinali gialle con funzione di esche per gli insetti (suggeriscono la presenza di nettare); sperone assente, ovario subsessile ritorto, stigma vischioso senza rostello.
⬇︎ Nel disegno sottostante Cephalanthera rubra e C. alba (= Cephalanthera damasonium): si notano i dettagli delle antere.
⬆︎By E. Nelson, Die Orchideen Deutschlands und der angrenzenden Gebiete, 1930: pl. 19. From Swiss Orchid Foundation at the Herbarium Jany Renz. Botanical Institute, University of Basel, Switzerland. URL:https://orchid.unibas.ch/phpMyHerbarium/ documents/29/302129m.jpg
Genere circumboreale, ma principalmente eurasiatico, con presenza sporadica anche in Nordafrica (Maghreb) e in Nordamerica (West Coast U.S.A.).
⬆︎ Areale del genere Cephalanthera. After © BOURNÉRIAS, PRAT et al. (collect. S.F.O.), Les Orchidées de France..., 2° ed., 2005: 410.
Dal punto di vista filogenetico Cephalanthera è un genere prossimo a Epipactis, come confermato dalla comune biologia riproduttiva. Infatti il loro meccanismo di adescamento degli impollinatori appare abbastanza rudimentale, e la possibilità di riproduzione autogama, sempre possibile, è affiancata da un significativo ricorso alla riproduzione per via vegetativa.
L'habitat delle specie di Cephalanthera presenti in Italia è soprattutto nemorale, spesso in posizioni ombrose o a mezz'ombra, con tendenze edafiche neutrocalcicole.