Dalla specie tipica Ophrys iricolor Desf. 1807. Ann. Mus. Natl. Hist. Nat., X: 224, t.13.
In latino "iridescente", per i molti colori del labello.
Ophrys sect. Pseudophrys subsect. Iricolores Hennecke 2021
↰ Il collage in copertina è un campionario di fiori appartenenti alla stessa Ophrys lojaconoi. Foto di Matteo Perilli, Provincia di Foggia.La specie tipo Ophrys iricolor (mediterranea orientale) venne descritta nel protologo di Desfontaines (1807) in modo succinto e vago come ‘Orchidea orientale a fiori grandi e macula blu, labello violaceo, blu nella parte centrale, lobo mediano più grande e smarginato’.
Rispetto ai taxa delle sezioni Fuscae e Luteae il suo aspetto è molto più somigliante a quelli di Fuscae: a parte i fiori più grandi e i colori più vivi del labello (anche del retro), il carattere diagnostico più importante che distingue Iricolores dal resto delle Pseudophrys sono le creste basali, che in questi taxa sono direttamente collegate alle pareti della cavità stigmatica formando un piano allungato con bordi sporgenti all’esterno (Delforge 2016: 357). Inoltre il labello in genere è piano, con l’estremità del lobo mediano un po’ piegata verso il basso; la macula è blu (spesso brillante) e glabrescente, senza zonatura più chiara; manca del tutto il bordo giallo marginale del labello. Le leggere differenze del taxon presente in Italia rispetto al tipo sono evidenziate nella scheda di O. eleonorae.
Bibliografia citata: > DELFORGE P., 2016: Orchidées d'Europe..., 4° éd., Delachaux et Niestlé, Paris (F).
In Italia i taxa della ser. Iricolores sembrano limitati soprattutto alla Sardegna e alla Puglia, anche se individui simili ogni tanto sono segnalati occasionalmente in altre regioni, specialmente meridionali.
Tutte le analisi molecolari e cariologiche del XXI secolo mostrano una netta separazione della specie tipica Ophrys iricolor da Ophrys fusca, rendendo quindi obsoleto il vecchio inquadramento come O. fusca subsp. iricolor, e più adeguata la costituzione di una serie Iricolores autonoma da Fuscae e Luteae. Rispetto a queste i taxa descritti non sono molti, ma la confusione sistematica è sempre regnata anche in questo raggruppamento. Soltanto Hennecke (2021: 219-222) ha portato una certa chiarezza, individuando una netta linea di separazione meridiana che, lasciandosi a ovest l’Albania e a est la Grecia ionica, divide il bacino mediterraneo orientale (dove è diffusa Ophrys iricolor con poche varianti) da quello occidentale, che è l’areale di Ophrys eleonorae, per la quale l’autore distingue la subsp. eleonorae (Sardegna e Corsica), la subsp. hospitalis (Malta) e la subsp. limensis (Spagna), mentre la tunisina Ophrys vallesiana viene considerata in sinonimia con O. eleonorae. A queste aggiunge la subsp. lojaconoi (Puglia), perpetrando però in tal modo un equivoco che si trascina da tempo e che in realtà il descrittore di O. lojaconoi (Delforge 1995) aveva già chiarito: infatti questo taxon appartiene chiaramente alla sect. Fuscae e non alla sect. Iricolores (☞ Osservazioni nella scheda di O. lojaconoi). La conclusione è che in Puglia esistono due entità simili ma diverse, una della sect. Fuscae (O. lojaconoi) e una della sect. Iricolores, che molti superficialmente attribuvano a O. lojaconoi, ma che in realtà gli orchidologi pugliesi definivano Ophrys iricolor s.l., e che non c’entra nulla con O. lojaconoi!
Chiarito questo, rimane qualche dubbio sull’identità di questa entità apulica, se sia da considerare proprio la stessa O. eleonorae o come una sua variante geografica oppure un’altra specie non descritta. Al momento non abbiamo elementi sufficienti per non considerarla Ophrys eleonorae, che riteniamo quindi presente in Sardegna e in Puglia.
Bibliografia citata: > DELFORGE P., 1995: Ophrys lojaconoi P. Delforge, un nom approprié pour une espèce italienne du sous-groupe d'Ophrys fusca. - Natural. Belges 76 (3) (Orchid. 8): 277-290. > HENNECKE M., 2021: Beiträge zur Gattung Ophrys. Selbstverlag , Remshalden (D).