Dal paleoibrido di riferimento Ophrys (×)exaltata.
⬅︎ Nel collage in copertina 4 delle principali specie della ser. Exaltatae: in alto a sx Ophrys exaltata in Sicilia orientale III-2012 e a dx Ophrys arachnitiformis prov. Imperia IV.2015, by © Luca Oddone (GIROS). In basso a sx Ophrys archipelagi al Gargano 14.IV.2022 e a dx Ophrys montis-leonis prov. Pisa 30.IV.2014, by © Maurizio Antonetti (GIROS).
Alcuni caratteri comuni delle Araniferae come i petali allungati sono presenti in tutte queste entità, e in una buona parte di esse anche il labello ovato-arrotondato, la macula semplice e l’apicolo poco evidente. Alcune specie invece hanno caratteri differenti, come la macula più elaborata in O. archipelagi e soprattutto in O. montis-leonis, che ha anche un apicolo grosso e una forma più larga e trapezoide del labello, caratteri questi che mostrano l’influenza di Ophrys holosericea s.l. e di O. crabronifera.
In alcuni taxa italiani (quelli liguri per esempio) è forte l’influenza di O. sphegodes s.l., per quelli tirrenici e meridionali, riferiti a O. exaltata s.l., sembra più sensibile la partecipazione alla loro genesi di O. holosericea s.l. o anche di O. crabronifera. Comprendiamo nella serie 8 specie, a partire da Ophrys exaltata, calabro-sicula, ma segnalata anche altrove nel Sud, spesso in forme più confondibili o riferibili ad altri taxa come Ophrys archipelagi, Ophrys cilentana, Ophrys grassoana e Ophrys mateolana; nelle regioni centrali troviamo poi l’anfiadriatica Ophrys incantata e la tirrenica Ophrys montis-leonis, che penetra anche in Liguria, lasciando campo nel Ponente a Ophrys arachnitiformis dalla vicina Provenza.
Per una dettagliata analisi che dia un minimo di orientamento (senza pretese di risolvere i dubbi, cosa davvero impossibile) ☞ Hennecke 2021: 366-371.
Bibliografia citata:
> HENNECKE M., 2021: Beiträge zur Gattung Ophrys. Selbstverlag , Remshalden (D).